Santa Lucia: a Bergamo il Natale arriva prima!
Mentre tutti i bambini del mondo attendono l’arrivo di Babbo Natale, i bambini della bergamasca aspettano impazienti l’arrivo di Santa Lucia.
Santa Lucia arriva la notte tra il 12 ed il 13 dicembre a bordo di un carretto trainato dal suo fedele asinello e porta doni e dolci ai bambini buoni.
Ecco perchè a Bergamo il Natale arriva prima!
Da sempre Santa Lucia ha regalato un sorriso ai bambini Bergamaschi e, anche se oggi nelle nostre case si ricevono regali da Babbo Natale e a volte anche dalla Befana, Santa Lucia occupa sempre un posto speciale nei cuori dei bambini ed il suo arrivo è scandito da una serie di rituali a cui i piccolini non rinuncerebbero mai.
LA TRADIZIONE BERGAMASCA
Tutto inizia i primi giorni di dicembre (a volte anche verso la fine di novembre) con la scrittura di una bella letterina colorata nella quale i bambini esprimono i loro desideri e, magari, anche qualche buon proposito.
Perchè infatti Santa Lucia possa portare i doni, devono essere soddisfatti 2 requisiti:
1 – essere stati bravi bambini (ma per Santa Lucia tutti i bambini sono buoni)
2 – spedire la letterina prima del 12 dicembre.
La letterina può essere imbucata in una qualsiasi cassetta delle lettere, avendo però cura di indicare l’indirizzo corretto sulla busta : x Santa Lucia – Via Cielo, Paradiso!
La tradizione però vuole che la lettera venga consegnata dai bambini nella chiesetta che, impropriamente, i bergamaschi chiamano “di Santa Lucia” e all’interno della quale si trova una statua della Santa.
Ecco quindi che, fin dai primi giorni di dicembre, file di bambini attendono pazienti il loro turno fuori dalla chiesa della Madonna dello Spasimo in via XX settembre a Bergamo per poter lasciare la propria letterina davanti alla statua della Santa.
A Santa Lucia è legato anche il “rito della campanella” che la Santa suona qualche giorno prima del suo arrivo per avvisare i bambini che sta controllando il loro comportamento.
Nelle case di molti bergamaschi è presente una piccola campanella che, magicamente, sparisce ogni anno prima dell’arrivo di Santa Lucia.
I genitori raccontano ai bambini che la campanella è stata presa dalla loro Santa preferita rendendoli così orgogliosi e felici.
Sarà poi compito degli adulti trovare tutti gli escamotage per riuscire a suonare la campanella fuori dalla finestra di casa senza farsi beccare dai bambini.
I giorni che precedono l’arrivo di Santa Lucia sono, per i bimbi, un crescendo di emozioni che vanno dall’ansia dell’attesa, alla paura che, quel brutto voto a scuola o quel capriccio, possano aver compromesso l’arrivo del regalo scelto!
Finalmente però arriva il 12 dicembre e, prima di coricarsi, i bambini devono preparare una merenda sia per SantaLucia, a base di latte o caffè con i biscotti, che per l’asinello a base di carote, fieno e acqua.
E’ importante quindi non farsi trovare impreparati e recuperare tutti gli “ingredienti”, fieno compreso, in tempo!
La merenda ha un duplice scopo: quello di ringraziare Santa Lucia per i doni ma anche quello di rifocillare sia lei che l’asinello.
L’asinello poi si sa, è un pasticcione e combina sempre qualche guaio come rovesciare l’acqua o spargere il fieno in giro per casa. E’ divertente vedere i bambini al mattino ridere per i disastri che l’asinello ha combinato e per la mamma che (fingendo) “brontola”.
Una volta che tutto sarà pronto però, i bambini dovranno andare a letto velocemente; la leggenda narra infatti che la cenere che Santa Lucia butta negli occhi dei bambini, ancora svegli al suo arrivo, può rendere ciechi!
Allora, tutti a nanna presto!
Avete mai sentito il detto: Santa Lucia è la notte più lunga che ci sia?
Beh, scientificamente questo non ha alcun fondamento perchè il giorno con il minor numero di ore di luce corrisponde al solstizio d’inverno ma, ve lo assicuro, per i bambini di Bergamo questa è una notte interminabile!
Alle prime ore dell’alba quindi, le luci delle case dei bergamaschi si accendono e i bambini corrono per vedere se Santa Lucia è passata a lasciare i doni.
Spalancando la porta del salotto o della cucina, troveranno sicuramente i loro regali preferiti e tante, tantissime caramelle, tra cui non possono mai mancare: monete di cioccolato, Babbi Natale di cioccolato da appendere all’albero, braccialetti di zucchero e le meravigliose Cri Cri, nocciole ricoperte di cioccolato e poi di palline di zucchero e avvolte in carte colorate.
E per chi è stato un po’ monello? Un po’ di carbone di zucchero!
EVENTI IN CITTA’
Visitare Bergamo nei giorni che precedono la Santa Lucia significa respirare un aria magica!
La città diventa splendente: potrete visitare la chiesa “di Santa Lucia” ed emozionarvi insieme ai bambini impazienti di lasciare la letterina, potrete salire sulla tradizionale giostra dei cavalli che viene allestita sotto la Torre dei Caduti o visitare i mercatini che vengono aperti il 12 dicembre lungo il Sentierone e che espongono articoli di artigianato, giocattoli, dolci e ovviamente le immancabili frittelle.
ORIGINI DELLA TRADIZIONE BERGAMASCA
Santa Lucia non ha origini Bergamasche.
Lucia era una ragazza di Siracusa vissuta nel IV secolo d. C., all’epoca delle persecuzioni dei Cristiani.
Lucia era già promessa sposa quando la madre si ammalò. La ragazza chiese aiuto a Sant’Agata la quale promise di far guarire la madre a patto che Lucia ripudiasse il fidanzato. Il fidanzato allora la denunciò come cristiana e per questo la giovane Lucia venne condannata a morte e le vennero cavati gli occhi. Era il 13 dicembre!
Il culto di Santa Lucia arrivò a Bergamo durante il dominio della Repubblica di Venezia e da allora, i Bergamaschi non hanno mai smesso di onorare questa tradizione.
Ma per quale motivo Santa Lucia porta i doni?
Ci sono diverse leggende che possono spiegare questa tradizione:
La prima è legata al raccolto. Si pensa che in passato, quando il solstizio d’inverno coincideva con il 13 dicembre, i contadini che avevano avuto maggior fortuna con il raccolto, donassero un po’ dei prodotti della terra a chi era stato meno fortunato.
La seconda è legata alla grave carestia che aveva colpito il bresciano nel sedicesimo secolo. Si narra infatti che alcune signore di Cremona avessero organizzato una distribuzione di sacchi di grano da lasciare anonimamente sulle porte di tutte le famiglie. Così una carovana di asinelli carichi raggiunse Brescia ma, poiché la distribuzione avvenne di nascosto la notte tra il 12 e il 13 dicembre, si pensò che fosse stata una grazia della martire. Santa Lucia si festeggia anche nelle province di Cremona e Brescia.
Infine, quella legata all’ antica ospitalità grazie alla quale le persone accoglievano nelle loro case i pellegrini che cercavano riparo dal freddo e questi ultimi, prima di ripartire, dovevano lasciare un dono sulla porta della casa che li aveva accolti. Con il trascorrere del tempo si consolidò così l’usanza di fare regali in occasione del 13 dicembre.
E a voi, quale leggenda piace di più?
Vi aspettiamo a Bergamo per festeggiare insieme Santa Lucia
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.