Skip to main content

La Cascata delle Marmore è una delle cascate più famose d’Italia.

Si trova in Umbria, vicino alla città di Terni e, se decidete di visitare questa splendida Regione d’Italia, è una meta che NON potete assolutamente perdervi.

Non  a caso infatti, 500.000 visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e del Mondo, visitano ogni anno il Parco Naturale della Cascata delle Marmore per ammirare la bellezza e la potenza dei suoi 3 salti.

Con in suoi 165m d’altezza, la Cascata delle Marmore è considerata la cascata artificiale più alta d’Europa.

La Cascata delle Marmore è formata dal fiume Velino che confluisce poi nel fiume Nera. Sulla formazione di questa cascata si alternano storie vere e leggende; ma di questo ne parleremo dopo.

Ora invece vogliamo darvi tutte le informazioni utili per godere al meglio di questo spettacolo meraviglioso.

Per visitare il Parco della Cascata delle Marmore infatti è importante conoscere alcuni dettagli, in particolare orari di apertura e percorsi.

Orari di apertura

La Cascata delle Marmore non resta aperta per tutta la giornata ma il rilascio dell’acqua avviene secondo un programma stabilito. Nei momenti della giornata in cui l’acqua viene chiusa (attraverso una diga), questa viene utilizzata per la produzione di energia elettrica.

Se volete quindi vedere la cascata al massimo della sua portata e bellezza, dovete consultare gli orari di apertura che sono presenti sul sito ufficiale.

Sia gli orari di apertura del Parco che quelli del rilascio dell’acqua, varianodi mese in mese. Vi consigliamo quindi di verificarli sul sito ufficiale del Parco, prima di organizzare la visita.

Percorsi

All’interno del Parco della Cascata delle Marmore si snodano 6 sentieri immersi nella natura  che permettono di vedere la cascata da diverse angolazioni.

I sentieri sono tutti compresi nel costo del biglietto d’ingresso che è valido per l’intera giornata. Questo significa che potrete liberamente entrare ed uscire dal parco.

Ogni sentiero presenta le sue peculiarità che cercheremo di riassumere di seguito in modo che possiate scegliere quelli più adatti a voi.

Sentiero n. 1 “Antico passaggio”

Distanza: 1km

Dislivello: 150m

Difficoltà: Difficile

Durata: 35′

Accessibilità:  limitata (non adatto con passeggini o a persone con difficoltà motorie)

Il sentiero n° 1 si può imboccare sia dall’ingresso del Belvedere Superiore che da quello Inferiore ed è formato da 600 scalini  da percorrere in discesa se si imbocca dal belvedere superiore o in salita se si imbocca dal belvedere inferiore.

Lungo il percorso si incontreranno grotte naturali, il Balcone degli Innamorati (visitabile però solo su prenotazione) e la Specola, una piccola torre panoramica da cui, con particolari condizioni atmosferiche, si può ammirare lo spettacolo dell’arcobaleno delle Marmore.

Il sentiero ha due aree di sosta con panchine e tavolini.

Sentiero n. 2 “Anello della Ninfa”

Distanza: 330m

Dislivello: 30m

Difficoltà: Facile

Durata: 15′

Accessibilità:  limitata (non adatto con passeggini o a persone con difficoltà motorie)

Il sentiero parte dal Belvedere Inferiore ed è adatto anche ai bambini, sia perchè non presenta grandi difficoltà sia perchè è uno dei sentieri “bagnati” che tanto piacciono ai più piccoli.

Questo sentiero infatti, attraverso scalette e ponticelli, passa veramente vicinissimo alla cascata e la doccia è assicurata.

Questi spruzzi d’acqua sono molto piacevoli nei mesi estivi perchè regalano un po’ di refrigerio. Se invece visitate la cascata durante la stagione fredda, o se comunque non volete bagnarvi, munitevi di impermeabile.

Sentiero n. 3 “L’incontro delle acque”

Distanza: 200m

Dislivello: 20m

Difficoltà: Facile

Durata: 10′

Accessibilità:  limitata (non adatto con passeggini o a persone con difficoltà motorie)

Anche questo sentiero è definito “bagnato“, parte dal Belvedere Inferiore ed è adatto anche ai bambini.

Sentiero n. 4 “La maestosità”

Distanza: 520m

Dislivello: 80m

Difficoltà: Facile

Durata: 20 minuti la prima terrazza; 30 minuti la seconda

Accessibilità:  limitata (non adatto con passeggini o a persone con difficoltà motorie)

A nostro avviso è uno dei sentieri più suggestivi perchè è l’unico che permette di vedere la cascata per intero in tutta la sua maestosità.

Il punto di partenza più comodo per imboccare il sentiero 4 e’ il Belvedere Inferiore ma è necessario attraversare la strada statale Valnerina all’altezza dell’ingresso Byron e raggiungere l’ingresso “Pennarossa. E’ tutto ben segnalato!

Sentiero n. 5 “La rupe e l’uomo”

Distanza: 770m

Dislivello: nullo

Difficoltà: Facile

Durata: 15′

Accessibilità: accessibile alle persone con difficoltà motorie

Il sentiero parte dal Belvedere Superiore e conduce verso un parco archeologico industriale.

Sentiero n. 6 “I lecci sapienti”

Distanza: 1600m

Dislivello: 160

Difficoltà: Difficile

Durata: 40 minuti a salire, 25 minuti a scendere

Accessibilità: limitata (non adatto con passeggini o a persone con difficoltà motorie)

Al sentiero n° 6 si può accedere sia dal Belvedere Inferiore che da quello Superiore. E’ un sentiero adatto a escursionisti esperti pertanto, se non avete questo tipo di preparazione, vi sconsigliamo di intraprendere questa avventerà; può essere pericoloso!

Punti d’accesso

Descrivendovi i sentieri che si possono percorrere all’interno del Parco della Cascata delle Marmore, abbiamo più volte parlato di 2 punti d’accesso.

Si possono infatti acquistare i biglietti in due località differenti: una in corrispondenza del Belvedere Superiore e una del  Belvedere Inferiore.

Il Belvedere Superiore si trova alla fine dell’omonimo paese di Marmore sulla strada che porta a Piediluco mentre il Belvedere Inferiore, si trova sulla strada che conduce in Valnerina.

I due Punti d’accesso distano circa 15′ d’auto l’uno dall’altro. In alternativa, si può percorrere il sentiero 1 che collega il Belvedere inferiore con quello superiore e che un tempo veniva usato anche dai locali.

La scelta del punto d’accesso dipende dai sentieri che si vogliono percorrere. Noi per esempio, avendo 2 bambini, abbiamo scelto di percorrere i sentieri 2, 3 e 4 pertanto abbiamo parcheggiato l’auto al Belvedere Inferiore.

Le opportunità offerte da Parco sono comunque tantissime:

-Si possono percorrere alcuni sentieri partendo da un’ingresso e poi, spostandosi in auto al secondo ingresso, percorrerne altri .

–  Se si è allenati invece, si possono percorrere tutti i sentieri partendo da un solo ingresso

Costi e servizi

L’ingresso al Parco Cascata delle Marmore ha un costo di € 12,00 (intero) e€ 9,00 (ridotto 5/9 anni) ed è valido per l’intera giornata.

All’interno del parco si trovano bar, aree ristoro e servizi igienici.

I sentieri sono ben curati e ben segnalati.

Curiosità sulla Cascata delle Marmore

Perchè si chiama delle Marmore

Il nome deriva dai sali di carbonato di calcio presenti sulle rocce, che sono molto simil al marmo bianco! Fin dall’antichità, questo elemento diede il nome non solo alla Cascata, ma anche alla vicina frazione di Terni, che si chiama appunto Marmore.

Come sono nate le cascate: leggende

La prima leggenda popolare umbra, narra di Nera, una ninfa, e di e Velino, un bel pastore di cui la divinità si era perdutamente innamorata. Questo amore proibito, però, rese Giunone tanto furibonda e gelosa da tramutare Nera in un fiume. Velino, disperato, per raggiungere la sua amata, si gettò dalla rupe di Marmore nelle acque del fiume ma Giove, commosso, volle salvarlo, trasformandolo a sua volta in acqua. Da allora quel salto si ripete in eterno dando vita alla Cascata delle Marmore.

Un’altra leggenda invece racconta che la nascita della cascata è opera di San Valentino. Il patrono degli innamorati, originario di Terni, per provare la purezza della ninfa Nera, messa in dubbio dal suo futuro sposo, colpì e ruppe la roccia, creando un getto simile ad un ‘velo da sposa’.

Come sono nate le cascate: storia vera

Ma al di là delle bellissime leggende che tanto amiamo, la storia vera della nascita della cascata fu un’altra.

La sua origine risale al 271 a.C. quando il console romano Curio Dentato, fece costruire un canale per drenare le acque stagnanti del Velino verso il Nera,  formando così la Cascata delle Marmore.

A causa delle continue inondazioni nelle campagne circostanti di Terni e Rieti però, nei secoli successivi vennero apportate numerose modifiche, purtroppo mai risolutive.

Fu solo nel 1787 che l’architetto Andrea Vici, per volere di Papa Pio VI, modificò i balzi della cascata, risolvendo finalmente i problemi di allagamento della zona e donando alla Cascata la conformazione che possiamo ammirare ancora oggi.

Nel 1800, poi, si iniziò a sfruttare la forza motrice dell’acqua per generare energia. Tanto che, a cavallo tra il 1800 e il 1900, le acque della Cascata delle Marmore divennero l’alimentazione principale delle Acciaierie di Terni.

Negli anni a seguire, infine, la cascata iniziò ad essere sfruttata per la produzione di energia idroelettrica.