Forse non tutti sanno che in Lombardia ci sono tantissime cascate.
Sono ideali per rilassare mente e spirito ma anche per fare un bel tuffo rinfrescante senza allontanarsi troppo da casa.
Tra il verde dei boschi o nascoste dalle rocce, le cascate sono sempre molto affascinanti da vedere e, nelle afose giornate estive, regalano anche un po’ di refrigerio.
Non sappiamo esattamente quante siano le cascate Lombarde.
Qui ne abbiamo selezionate alcune ma questo articolo del nostro Blog evolverà nel tempo, aggiungendo man mano le altre cascate che andremo a scoprire.
1 – CASCATE DELL’ACQUA FRAGGIA
Le Cascate dell’Acquafraggia sono molto famose in Lombardia, sia per la loro maestosa bellezza sia perchè si possono ammirare senza fare alcuna fatica, direttamente dalla strada.
Ci troviamo a Borgonuovo di Piuro (Sondrio) in Valchiavenna; siamo in Lombardia ma a pochissimi km dalla Svizzera.
Le Cascate sono così famose che, per arrivare qui, basterà impostare Google Maps su “Cascate dell’Acquafraggia” e arriverete dritti dritti di fronte al parco all’interno del quale è possibile godere di un bellissimo spettacolo naturale.
Una volta raggiunto il parco, dovrete cercare un parcheggio e, in estate ma soprattutto durante i weekend, questa non sarà un’ impresa semplice.
Sappiamo che ci sono diversi parcheggi, per lo più a pagamento, sia nel centro di Borgonuovo che vicino ai chioschi attorno al parco pertanto, con un po’ d’impegno, dovreste riuscire a trovare un posto dove lasciare l’auto.
Noi avevamo prenotato il pranzo al Crotto del Fuin, vicino al parco, e abbiamo potuto lasciare l’auto nel parcheggio del ristorante.
Le Cascate dell’ Acquafraggia sono visibili anche dalla strada ma per ammirare la loro bellezza dovrete almeno entrare nel parco che le custodisce a arrivare vicino all’ultimo salto.
La potenza dell’acqua è così forte che, oltre a farvi una bella doccia, vi sentirete letteralmente spingere via!
Ovviamente noi ci siamo stati a giugno 2023, dopo una serie di abbondanti piogge e la portata delle cascate era notevole!
In periodi di siccità sicuramente l’effetto sarà un po’ diverso!
Per accedere al parco, nei mesi estivi e nei weekend, sarà necessario pagare un ticket di 3 euro, nulla se si pensa alla bellezza di quello che si potrà ammirare.
Una volta pagato il ticket, vi verrà consegnato un braccialetto che permetterà di entrare ed uscire dal parco ogni volta che lo si desidera.
Sono esonerati dal pagamento del ticket: i bambini con meno di cinque anni, gli anziani sopra i 75 anni, le persone diversamente abili e, ovviamente, i residenti in Valchiavenna. http://www.valchiavenna.com/it/curiosita/Regolamento-Cascate-Acquafraggia.html
Sono presenti tre punti d’accesso posti attorno al parco quindi, indipendentemente da dove parcheggerete, troverete sempre un comodo varco vicino a voi.
Nel parco troverete un grande prato verde che costeggia il torrente Acquafraggia.
Essendo facile da raggiungere, il parco dell’ Acquafraggia è adatto davvero a tutti; un luogo ideale per trascorrere una bella giornata in famiglia coccolati dal suono dell’acqua.
Qui potrete stendere una coperta e rilassarvi consumando un veloce pranzo o una merenda ma attenzione, NON è consentito introdurre attrezzature da pic-nic, griglie ecc
Nelle calde giornate estive, il torrente offre anche un piacevole refrigerio.
Le acque del torrente, non troppo profonde, tranquille e spezzate da piccoli salti d’acqua, sono abbastanza sicure e permettono anche ai bambini di giocare e divertirsi.
L’unico punto non sicuro è quello ai piedi della cascata dove l’acqua precipita in un grande vascone da un’altezza di 170m. Qui sono anche presenti cartelli che ne segnalano il pericolo!
La giornata al Parco delle Cascate dell’ Acquafraggia di certo non vi deluderà!
Per altre informazioni su queste cascate leggete anche il nostro articolo dedicato CASCATE DELL’ACQUAFRAGGIA E IL SENTIERO AD ANELLO
2 – CASCATE DEL VO’
Ci troviamo in Val di Scalve, in località Ronco a Schilpario, nella Valle del Vò (BG).
Il sentiero CAI da seguire per raggiungere la cascata è il n°413/a che si imbocca in prossimità del ristorante “Chalet del Vò”, oggi purtroppo chiuso.
Lasciate la vostra auto sulla strada vicino al ristorante e iniziate la passeggiata.
Il percorso per arrivare alla cascata dura all’incirca 30 minuti ma, se viaggiate con i bambini, mettete in conto un po’ di tempo in più perchè il paesaggio che incontrerete scatenerà la loro fantasia.
Tra altissimi alberi secolari e massi ricoperti di muschio infatti, vi sembrerà di essere stati catapultati in un mondo incantato.
Vi “trasformerete” immediatamente in principesse e valorosi cavalieri e, tra una “battaglia” e l’”incoronazione di un re“, senza grandi sforzi comincerete a sentire il rumore dell’acqua diventare sempre più forte.
Davanti ai vostri occhi si aprirà la meravigliosa cascata.
Le Cascate del Vò compiono un salto di 25m finendo nel letto del fiume che assume uno splendido colore verde smeraldo da lasciarvi a bocca aperta.
Alle pendici della cascata troverete un’area pic-nic dove poter consumare il pranzo o una merenda.
Noi però, attratti dal rumore dell’acqua così rilassante e allo stesso tempo affascinante, abbiamo deciso di avvicinarci un po’ di più.
Prestando la massima attenzione, ci siamo “appollaiati” su un grande masso e qui, coccolati dal canto della cascata e di tanto in tanto da qualche piacevole spruzzo d’acqua, abbiamo consumato il nostro pranzo.
Ci hanno segnalato che durante l’inverno la cascata ghiaccia diventando, se possibile, ancora più affascinante. Chissà, vi faremo sapere!
Dall’area pic-nic, si può decidere di ritornare all’auto ripercorrendo il sentiero seguito all’andata oppure di allungare leggermente e seguire il percorso ad anello.
Per il percorso ad anello proseguite sulla passerella di legno che troverete pochi metri prima della cascata.
Da qui seguite la mulattiera tenendo la sinistra; arriverete a Ronco e poi , attraverso la strada asfaltata, al parcheggio.
Attenzione: la mulattiera ad un certo punto si biforca. Voi tenete sempre la sinistra perchè il sentiero a destra porta al Rifugio Tagliaferri.
Il percorso ad anello ha una durata di circa 1,30h.
Una cosa molto curiosa che incontrerete sul sentiero è il “poiat“, una struttura realizzata con rami e tronchi di legno e che un tempo veniva utilizzata dagli abitanti della zona per la produzione del carbone.
Una camminata alle Cascate del Vò è una gita fuori porta davvero piacevole che non potete perdevi!
3 – SORGENTI DEL FIUME ENNA
Ci troviamo in Valtaleggio, una verdissima valle bergamasca che, come dice il nome stesso, è famosa per la produzione del buonissimo formaggio taleggio.
E’ qui che, a Vedeseta, un piccolissimo paese di circa 180 abitanti, parte un bellissimo sentiero, facile e adatto a tutta la famiglia, che in poco più di un’ora di cammino, conduce alle Sorgenti del fiume Enna.
Il sentiero può essere imboccato da due diversi punti.
Il primo parte dalla piazza di Vedeseta dove si trova la statua in memoria dei caduti.
Da qui, troverete subito le indicazioni del CAI per le sorgenti; seguite le indicazioni e i segnavia bianchi e rossi lungo il percorso e non potrete sbagliare!
Questo lato del percorso si presenta, all’andata, quasi tutto in discesa…non dimenticatevi quindi che al ritorno vi aspetta la salita!
Non è nulla di impegnativo, come vi abbiamo detto il percorso è veramente semplice ma, soprattutto se viaggiate con i bambini, ricordatevi di tenere una piccola scorta di energia per affrontare il ritorno.
Il secondo sentiero invece si imbocca nei pressi del ponte della Lavina sulla SP n° 24 della Valtaleggio.
Il sentiero da qui dovrebbe essere più “dolce” ma è quasi sempre impossibile trovare parcheggio quindi noi non lo abbiamo mai testato.
Ad ogni modo, i due percorsi si incontrano circa a metà strada.
Il sentiero che conduce alle Sorgenti è quasi tutto ombreggiato perchè si estende all’interno di boschi di latifoglie di cui è ricca la Valtaleggio.
La passeggiata non sarà mai noiosa e questo è importante soprattutto quando si viaggia in compagnia dei bambini che potrebbero stancarsi facilmente.
La presenza di ponticelli, il suono del ruscello e delle cascatelle, i meravigliosi fiori e anche qualche simpatico animaletto, le piacevolissime pozze d’acqua dove ci si può rinfrescare nelle calde giornate estive renderanno il percorso molto piacevole.
Arrivati di fronte alla cascata vi sembrerà di essere stati catapultati improvvisamente in un mondo incantato.
Qui l’ambiente è moto diverso rispetto a quello incontrato lungo il percorso.
In seguito ai continui e perenni spruzzi d’acqua provocati dalla cascata che fuoriesce magicamente da una caverna, l’ambiente è molto umido e le rocce vicino alla cascata sono completamente ricoperte da muschio soffice e verdissimo.
In questo punto del percorso, anche nelle giornate calde si può avvertire un po’ di freschetto.
Consigliamo quindi, soprattutto ai più freddolosi o ai bambini, di avere a disposizione un golfino.
La cascata può essere ammirata anche più da vicino salendo sulle rocce ricoperte di muschio.
Attenzione! Le rocce possono essere molto scivolose. Valutate se effettuare la salita con i bambini.
Per altre informazioni su queste cascate leggete anche il nostro articolo dedicato: https://viaggiatorisinasce.com/viaggi/alle-sorgenti-del-fiume-enna/
4 – CASCATE DEL FIUME SERIO
Ci troviamo a Valbondione, in alta Val Seriana (BG).
Le Cascate del fiume Serio si trovano a 1750m e con i loro 315 m d’altezza, divisi in 3 salti, sono tra le più alte d’Europa.
Le Cascate non sono visibili dal paese. Per osservare lo spettacolo naturale che regalano, si deve fare un piccolo trekking e raggiungere la zona dei Grandi Macigni, in località Maslana – Osservatorio Floro-Faunistico di Maslana.
Il percorso migliore e adatto anche in presenza di bambini è il CAI 305 che parte proprio da Valbondione e arriva fino al Rifugio Curò.
Ovviamente per ammirare le Cascate non servirà arrivare al Rifugio ( che si trova a 3 ore di cammino dal paese). La zona dei Grandi Macigni si raggiungerà in circa 1h e 30′ di cammino, durata che può ovviamente variare in funzione della preparazione atletica.
Non sarà difficile capire quando avrete raggiunto il punto giusto; sui prati di fronte alla cascata troverete tantissima gente accorsa da ogni parte della bergamasca (e non solo) per assistere allo spettacolo di apertura delle Cascate del Serio.
Queste Cascate hanno infatti una particolarità; non fanno fluire l’acqua tutto l’anno ma vengono aperte solo in alcune occasioni.
Fino al 1931, le cascate erano sempre visibili ma, in seguito alla costruzione della Diga del Barbellino, il fiume è stato interrotto per produrre energia idroelettrica.
Oggi quindi le cascate vengono aperte solamente 5 volte nell’arco dell’anno e generalmente in estate.
Quattro date cadono la domenica (tra le 11 e le 11.20 del mattino) mentre la quinta è di sabato, quando le cascate vengono straordinariamente aperte in notturna (tra le 22 e le 22.30).
Il numero delle aperture dipende dalla quantità di acqua accumulata nella diga. Di anno in anno conviene consultare il calendario.
L’apertura delle Cascate è uno spettacolo naturale che vale la pena di essere visto almeno una volta nella vita.
L’atmosfera che si crea in attesa di vedere l’enorme massa d’acqua precipitare assomiglia molto ad una grande festa.
Poco prima dell’apertura però, il suono di una sirena avvisa gli spettatori e allora tutto attorno si fa silenzioso e i cuori iniziano a battere forte per l’emozione.
Pochi istanti e, con un fragoroso boato, si vedono 6000 litri d’acqua precipitare e ci si sente infinitamente piccoli di fronte a tanta bellezza.
E’ uno spettacolo unico a cui i bergamaschi sono molto legati.
La leggenda narra che una colta nobildonna si era innamorata di un pastore del luogo il quale però amava un’umile ragazza di Valbondione. La nobildonna, divorata dalla gelosia, rapì e rinchiuse nel castello sulle alture del Barbellino la sua rivale. La povera ragazza pianse e si disperò a tal punto che le sue lacrime formarono un devastante fiume che travolse ogni cosa e fece crollare il castello. Le lacrime precipitarono nella valle esplodendo impetuose dalla montagna nel triplice salto che conosciamo.
INFORMAZIONI UTILI
Come abbiamo indicato sopra, il sentiero che porta alla zona dei Grandi Macigni è il CAI 305 che parte poco fuori il centro abitato di Valbondione.
Vi consigliamo di parcheggiare nei pressi del Centro Sportivo, nelle vicinanze del quale si trovano le indicazioni per i rifugi (Curò, Consoli e Barbellino) e per le Cascate del Serio.
Il costo del parcheggio è di 5€ e si può prendere il gratta sosta dai ragazzi che dirigono il traffico. Il parcheggio si paga solo nei giorni di apertura delle cascate.
Il sentiero sale abbastanza dolcemente ma, trattandosi pur sempre di un sentiero di montagna, consigliamo un abbigliamento adatto e scarpe da trekking.
Considerando che le cascate aprono ad orari ben precisi e solo per 20 minuti, per non perdervi lo spettacolo cercate di mettervi in cammino con un po’ di anticipo, soprattutto se viaggiate con i bambini che tendono a fare molte pause incuriositi dall’ambiente circostante.
Nè lungo il percorso, nè in prossimità dei Grandi Macigni, sono presenti aree di ristoro. Meglio quindi portare con sè acqua e qualcosa da mangiare.
Molto carino è anche organizzare un pic-nic sui prati di fronte alle cascate, magari proprio in riva al fiume Serio nel quale potrete poi rinfrescarvi e far giocare i bambini.
Se non volete fare la levataccia per raggiungere Valbondione, vi consigliamo di pernottare in paese la sera prima.
Sono molte le strutture ricettive disponibili tra cui anche i campeggi.
Noi abbiamo pernottato al CAMPEGGIO VALBONDIONE Campeggio Valbondione un’idea divertente a coronamento di una gita fuori porta all’insegna dell’avventura e del contatto con la natura.