Durante il nostro viaggio in Abruzzo, abbiamo scoperto che la maggior parte dei laghi presenti in questa meravigliosa regione sono artificiali.
Pochissimi sono i laghi naturali e tra questi il più famoso è sicuramente il Lago di Scanno.
Il Lago di Scanno è il Lago naturale più grande d’Abruzzo e uno dei laghi più riconoscibili d’Italia, spesso raffigurato anche sui libri di geografia.
Ma come mai questo lago è così riconoscibile? La sua fama deriva dalla sua particolare forma Cuore.
Il Lago di Scanno si trova nei pressi dell’ omonimo borgo, ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Questo lago si è formato migliaia di anni fa in seguito allo sbarramento del fiume Tasso causato da una frana staccatasi dal Monte Genzana.
In realtà il lago non ha una vera sagoma a cuore ma, per poter ammirare questa forma così romantica, è necessario fare un po’ di fatica e raggiungere un punto ben preciso sopra lo specchio d’acqua.
La forma a cuore infatti è visibile solo da una determinata prospettiva, raggiungibile percorrendo il Sentiero del Cuore.
Il Sentiero del Cuore si può imboccare da due punti differenti:
– il primo, che ha una durata di circa 1h, si trova sul lungo lago in prossimità del noleggio bici.
– il secondo invece parte poco sopra il cimitero, all’altezza dell’incrocio tra Viale della Pineta e Via Domenico di Rienzo. In questo caso il percorso è più breve, soli 30′
Noi abbiamo optato per il secondo sentiero, ma entrambi comunque conducono allo stesso punto panoramico.
Partendo dal sentiero in prossimità del cimitero, dopo pochi minuti si raggiunge l’Eremo di sant’Egidio.
Da qui si avrà, da un lato del promontorio, una bellissima visuale sul Borgo di Scanno mentre dall’altro lato, si inizierà ad intravedere il lago.
Guardando il lago da questo punto, il primo pensiero che avrete sarà: “ma il lago non è a forma di cuore!”. Non vi preoccupate, non avete ancora raggiunto la meta, per raggiungere l’ Osservatorio del Cuore mancano ancora pochi minuti di cammino.
Seguite i cartelli per il “Sentiero del Cuore” anche se in alcuni punti mancano o non sono ben visibili. Restate sempre sul sentiero e non sarà difficile capire quando avrete raggiunto la meta!
Sotto di voi un enorme cuore azzurro che non potrete fare a meno di fotografare!
Nelle ore di punta, a volte, si trova un po’ di coda e dovrete aspettare il vostro turno prima di poter portare a casa un bellissimo scatto!
Si dice che la vista sia ancor più particolarmente suggestiva alle prime luci dell’alba o al tramonto; se volete una vista esclusiva vi consigliamo quindi una visita in uno di questi momenti della giornata!
Il Sentiero del Cuore è adatto a tutti, anche ai bambini o agli adulti poco allenati.
E’ un percorso semplice, senza particolari difficolta e, se come noi deciderete di partire dalla zona del Cimitero, anche piuttosto breve.
Per raggiungere l’Osservatorio del Cuore, non è necessario indossare un abbigliamento particolarmente tecnico; regolatevi a seconda della stagione.
Fondamentali sono invece le scarpe, meglio se da Trekking. Assolutamente da evitare sandali e ciabatte.
Nelle calde giornate estive ricordatevi di portare una bottiglia d’acqua che potrete poi riempire alla fontanella in prossimità dell’Eremo.
Il Lago a Cuore e le sue leggende
Un lago dalla forma così particolare non poteva che essere avvolto da misteri che lo rendono, se possibile, ancora più suggestivo.
Le leggende riguardano in particolar modo la sua formazione.
Una di queste narra che il lago di Scanno si è formato in seguito ad un combattimento tra i romani e il Re Battifolo che, vedendo il suo esercito in difficoltà, invocò l’aiuto del Mago Bailardo. Il mago, tramite un incantesimo, ricoprì d’acqua il campo nemico, formando il lago di Scanno.
Ma questa non è l’unica leggenda.
Si dice anche che Pietro Baialardo, invaghito della fata Angiolina, ne ordinò il rapimento. Per sfuggire ai rapitori, la fata fece in modo che sotto i loro piedi si materializzasse un lago nel quale sprofondarono.
Oltre a questi racconti però, in tempi più recenti nel Lago di Scanno si sono verificati strani fenomeni: il livello dell’acqua è sceso di sei metri in meno di un anno, le bussole dei sommozzatori sono impazzite e non segnalavano più il nord una volta immerse, un oggetto non identificato è stato trovato sepolto nel fondale e le armi dell’ultima guerra sono riaffiorate dopo quasi settant’anni.
A molti di questi fenomeni è stata data una spiegazione scientifica ma è certo che in questa zona ci sono particolari campi magnetici che a noi piace pensare possano essere generati da fenomeni soprannaturali.
Cosa fare a Scanno
Oltre ad una passeggiata lungo il Sentiero a Cuore, il borgo di Scanno offre altre possibilità interessanti.
Un bagno nel lago
Il lago di Scanno, oltre ad essere particolarmente suggestivo se visto dall’alto, è il luogo ideale per divertirsi e rilassarsi nelle calde giornate estive.
Il Lago di Scanno ha ottenuto il riconoscimento bandiera blu. E’ perfetto quindi per un bel bagno, per fare sport acquatici, per pescare (grazie alla grande quantità di pesci) o semplicemente per rilassarsi sulla spiaggia di prato verde.
Visitare il borgo
Scanno è definito il Borgo dei Fotografi perchè alcuni dei fotografi più famosi al mondo (Henri Cartier-Bresson, Hilde Lotz-Bauer, Mario Giacomelli, Renzo Tortelli, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Fulvio Reuter, Yoko Yamamoto, Giuliana Traverso, Pepi Merisio) hanno immortalato le sue case e le strade popolate da donne e bambini.
Grazie ad uno scatto di Mario Giacomelli custodito al MOMA, Scanno è conosciuta addirittura a New York.
Per ringraziare tutti questi fotografi, il Comune ha dedicato loro una via che culmina in una piccola terrazza affacciata su uno dei panorami più belli del borgo.
Passeggiando per i suoi vicoli e le case in pietra, anche se non siete grandi artisti della fotografia, non potrete fare a meno di scattare qualche foto da salvare nella vostra galleria.
Se vi trovate a Scanno quindi ritagliatevi qualche ora per visitare il borgo magari fermandovi in una delle botteghe orafe, dove si tramandano i segreti di quest’arte da generazione in generazione.
Nelle botteghe orafe vengono realizzate le “presentose”, gioielli che le suocere regalavano alle future nuore. Si narra che il loro nome derivi dal fatto che le future mogli, una volta ricevuto il dono, andavano in giro per il paese a mostrarlo a tutti, dandosi delle arie.
Fare una merenda alla Pasticceria dell’Orso
La Pasticceria dell’Orso custodisce, da tre generazioni, i segreti dei dolci tradizionali di Scanno strizzando l’occhio anche a quelli più moderni ed innovativi.
I due dolci tipici di Scanno sono i Mostaccioli e il Pan dell’Orso.
I Mostaccioli sono dischi piatti (piuttosto grandi), prodotti con mandorle e mosto cotto e ricoperti con una glassa bianca o al cioccolato.
Il Pan dell’Orso invece ha la forma di una piccola cupola ed è a base di pasta di mandorle, farro, burro e miele ricoperta, come i Mostaccioli, con glasse differenti.
Questo dolce veniva preparato dalle donne dei paesi prima che i mariti partissero per la transumanza invernale.
Il nome deriva dalla storia di un gruppo di pastori salvati dall’aggressione di un orso proprio grazie a questo dolce. Pare infatti che l’animale, attirato dal profumo di questi dolci, non si avventò nè sui pastori nè sulle pecore, ma sulle bisacce nelle quali erano custoditi. Da allora si chiama Pan dell’Orso.
Una sosta in questa pasticceria è quindi d’obbligo per conoscere queste incredibili tradizioni.